Madonna di Lourdes
Nostra Signora di Lourdes
La prima apparizione nota della Madonna di Lourdes: Lourdes, nel XIX secolo, è un capo luogo di cantone con circa 4000 abitanti, fra i quali ci sono dei notabili: notai, avvocati, medici, ufficiali, ma anche operai, carrettieri, lavoratori dell’ardesia, ed i piccoli artigiani, come i mugnai. I mulini sono numerosi, molti sorgono fuori della città, lungo uno dei torrenti che si gettano nel Gave: il Lapaca. Bernardette Soubirous nascerà in uno di loro, il mulino di Boly, il 7 gennaio 1844.
Nel 1858, la famiglia Soubirous è in rovina, ridotta a vivere al cachot.
L’11 febbraio 1858, Bernardette, sua sorella Antonietta e la loro amica Giovanna Abadie, vanno in cerca di legna. Si dirigono verso “il luogo dove il torrente si getta nel Gave”. Arrivano dinanzi alla Grotta di Massabielle. Antonietta e Giovanna attraversano l’acqua ghiacciata del torrente. Bernardette, per il problema della sua asma cronica, esita a fare altrettanto. E’ in quel momento che “ sente un rumore come un colpo di vento”, ma “nessun albero si muove”. “Alzando la testa, vede, nella cavità della roccia, una piccola ragazza, avvolta di luce, che la osserva e le sorride”. È la prima Apparizione della Madonna di Lourdes.
Al tempo di Bernardette, la Grotta era un luogo sporco, oscuro, umido e freddo. La Grotta, nota come ” Grotta dei maiali”, perché era il luogo dove si conducevano i maiali, è in questo luogo che la Vergine Maria, tutto biancore, tutta purezza, segno dell’amore di Dio, cioè segno di ciò che Dio vuole fare in ciascuno di noi, ha voluto apparire. C’è un contrasto immenso tra questa Grotta oscura, umida, e la presenza di Maria Vergine, “l’Immacolata Concezione”. Questo ci richiama il Vangelo: l’incontro tra la ricchezza di Dio e la povertà dell’uomo. Il Cristo è venuto a cercare ciò che era perduto.
La grotta di Lourdes e le apparizioni
Apparizione a Lourdes: prima fase
A Lourdes, Maria è apparsa in una Grotta sporca ed oscura, in questo luogo che si chiama Massabielle, la vecchia roccia, per dirci che Dio viene a raggiungerci dovunque siamo, nel pieno delle nostre miserie, di tutte le nostre cause perse. La Grotta non è soltanto il luogo dell’evento, un luogo geografico, è anche un luogo dove Dio ci da un segno per svelarci il suo cuore ed il nostro cuore. È un posto dove Dio ci lascia un messaggio che non è diverso che quello del Vangelo. Dio viene a dirci che ci ama – ecco tutto il contenuto del “Messaggio di Lourdes, e che ci ama così come siamo, con tutti i nostri successi, ma anche con tutte le nostre ferite, le nostre fragilità, i nostri limiti.
Al tempo della terza Apparizione, il 18 febbraio, la Vergine parla per la prima volta. A Bernardetta che le presenta un pezzo di carta ed una matita perché scriva il suo nome, “la Signora” risponde: “non è necessario”. È una parola straordinaria. Ciò vuole dire che Maria vuole entrare con Bernardetta in una relazione di amore, che si situa al livello del cuore. Il cuore, nella Bibbia, significa il centro anche della personalità, di ciò che c’è più di profondo nell’uomo.
Bernardetta è di primo acchito invitata ad aprire le profondità del suo cuore a questo messaggio d’amore.
Alla seconda parola della Vergine:”potreste avere la gentilezza di venire qui durante quindici giorni?”, Bernardetta è frastornata. È la prima volta che le danno del “voi”. Spiegherà questa parola dicendo: “Lei mi guardava come una persona guarda un’altra persona”. L’Uomo, creato a immagine e alla rassomiglianza di Dio, è una persona. Bernardetta, che si sente così rispettata e amata, fa lei stessa l’esperienza di essere una persona. Siamo tutti con dignità agli occhi di Dio. Perché ognuno è un amato da Dio.
La terza parola della Vergine: “non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”. Conosciamo il mondo della violenza, della menzogna, della sensualità, del profitto, della guerra. Ma conosciamo anche il mondo della carità, della solidarietà, della giustizia. Quando Gesù, nel Vangelo, ci invita a scoprire il regno dei cieli, ci invita a scoprire, nel mondo così come è, un “altro mondo”. Dove c’è l’amore, Dio è presente. Questa realtà non occulta l’orizzonte del messaggio che è il cielo. La Vergine Maria trasmette a Bernardette la certezza di una terra promessa che potrà essere raggiunta soltanto al di là della morte. Sulla terra, ci sono i fidanzamenti; le cerimonie nuziali sono per dopo, per il cielo.
Fare l’esperienza di Dio, questo non è altro che fare l’esperienza dell’amore su questa terra. A chi ha saputo scoprire questo, Gesù dichiara: “non sei lontano dal regno di Dio”. Nonostante la sua miseria, la sua malattia, la sua ignoranza, Bernardetta è sempre stata profondamente felice. È questo il Regno di Dio, il mondo del vero amore.
Durante le prime sette Apparizioni di Maria, Bernardette ha mostrato un viso raggiante di gioia, di felicità, di luce. Ma, tra l’ottava e la dodicesima apparizione tutto cambia: il viso di Bernardette diventa teso, triste, preoccupato e soprattutto compie gesti incomprensibili: Camminare sulle ginocchia fino in fondo alla Grotta. Baciare la terra, ancora tutta sporca e disgustosa, di questa Grotta, Mangiare delle erbe amare, raspare il suolo e, per tre volte, provare a bere acqua fangosa, sorbirne un pò, poi sputarla. Prendere del fango tra le mani e sfregarselo sulla faccia.
Quindi, Bernardette osserva la folla allargando le sue braccia. Allora tutti dicono: “è pazza”.
Molte volte, Bernardette ripeterà gli stessi gesti. Cosa significa tutto questo? Nessuno ha capito nulla! Siamo proprio nel cuore del “Messaggio di Lourdes.
Questi gesti sono, infatti, gesti biblici. Perché “la Signora” gliel’ha chiesto. Bernardette diventa la immagine dell’Incarnazione, la Passione e la Morte del Cristo. Andare in ginocchio fino al fondo della Grotta: è il gesto dell’Incarnazione, dell’abbassamento di Dio che si fa uomo. Bernardette bacia la terra per significare che quest’abbassamento è giustamente il gesto dell’amore di Dio per gli uomini. Mangiare le erbe amare ricorda la tradizione ebrea che si trova nel Vecchio Testamento. Quando gli ebrei volevano significare che Dio aveva preso su di sè tutte le amarezze, tutti i peccati del mondo, uccidevano un agnello, lo svuotavano, lo riempivano di erbe amare e pronunciavano su lui la preghiera: “ecco l’Agnello di Dio che prende su di sé tutte le disgrazie, che toglie tutte le amarezze, tutti i peccati del mondo”. Questa preghiera è ripetuta nella messa.
Imbrattare la figura: il profeta Isaia mostra il Messia, il Cristo, sotto le caratteristiche del servo sofferente. “Perché portava su lui tutti i peccati degli uomini, il suo viso non aveva più figura umana.” Era, precisa Isaia, come una pecora condotta al macello e, sul suo passaggio, la gente rideva di lui. Ecco, alla Grotta, Bernardette sfigurata dal fango, e la folla che grida: “è diventata pazza”.
I gesti che Bernardette compie sono gesti di liberazione. La Grotta è liberata dalle sue erbe, dal suo fango. Ma perché bisogna liberare questa Grotta? Perché nasconde un tesoro immenso che occorre assolutamente aggiornare. Così, alla nona Apparizione, “la Signora” chiederà a Bernardette di andare a raschiare il suolo, in fondo a questa “Spelonca per i maiali”, dicendole: “andate alla fonte, bevete e lavatevi”. Ed ecco che un po’ d’acqua fangosa inizia a sgorgare, sufficientemente perché Bernardette possa berne. Ed ecco che quest’acqua diventa, poco a poco, trasparente, pura, limpida.
Con questi gesti, ci è rivelato il mistero stesso del cuore del Cristo: ” Un soldato, con la sua lancia, trapasserà il cuore e, immediatamente, scaturisce sangue e acqua”. Ma anche le profondità del mistero del cuore dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio: “l’acqua che ti darò, diventerà in te sorgente di vita eterna ”. Il cuore dell’uomo, ferito dal peccato, è significato dalle erbe e dal fango. Ma in fondo a questo cuore, c’è la vita stessa di Dio, significata dalla fonte.
Chiedono a Bernardette : “la Signora ti ha detto qualcosa ?” E lei risponde: ” Sì, di tanto in tanto diceva: “Penitenza, penitenza, penitenza.” Pregate per i peccatori ” Per “penitenza”, si intende conversione. Per la Chiesa, la conversione consiste, come il Cristo l’ha insegnata, nel rivolgere il proprio cuore verso Dio, verso i propri fratelli. “Pregate per i peccatori”. Pregare, fa entrare nello Spirito di Dio. Così possiamo capire che il peccato non fa la felicità dell’uomo. Il peccato è tutto ciò che si oppone a Dio.
La seconda fase delle apparizioni a Lourdes
In occasione della tredicesima Apparizione, Maria si rivolge a Bernardette: “direte ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella e che ci si venga in processione”. “Che si venga in processione” significa andare, in questa vita, sempre presso i nostri fratelli. “Che si costruisca una cappella”.
A Lourdes, tante cappelle sono state costruite per accogliere la folla dei pellegrini. Ma, queste cappelle sono soltanto i segni di questa comunione fondata sulla carità, alla quale tutti sono chiamati. La cappella, è “la Chiesa” che dobbiamo costruire, là dove siamo, nella nostra famiglia, sul nostro luogo di lavoro, nella nostra parrocchia, nella nostra diocesi. Qualsiasi cristiano trascorre la sua vita costruendo la Chiesa, vivendo in comunione con Dio e i suoi fratelli.
Il 25 marzo 1858, giorno della sedicesima Apparizione, Bernardette si reca alla Grotta dove, per volere di don Peyramale, parroco di Lourdes, chiede “alla Signora” di dire il suo nome. Per tre volte, Bernardette rivolge la domanda. Alla quarta richiesta, “la Signora” le risponde in dialetto:
“Que soy era Immaculada Counceptiou”, “Io sono l’Immacolata Concezione”. Bernardette non ha capito immediatamente il senso di questa parola. L’Immacolata Concezione, così come lo insegna la Chiesa, è “Maria concepita senza peccato, grazie ai meriti della croce del Cristo” (definizione del dogma promulgato nel 1854). Bernardette si reca immediatamente dal signor parroco, per trasmettergli il nome “della Signora”. Lui capirà che è la Madre di Dio che appare alla Grotta di Massabielle. Più tardi, il vescovo di Tarbes, Mgr Laurence, la autentificherà.
La “firma” del messaggio avviene dopo 3 settimane di Apparizioni e 3 settimane di silenzio (dal 4 al 25 marzo). Il 25 marzo è il giorno dell’Annunciazione, del “concepimento” di Gesù nel ventre di Maria. La Signora della Grotta dice quale è la sua missione: Lei è la Madre di Gesù, tutto il suo essere è quello di concepire il Figlio di Dio, Lei è tutta per lui. Per questo, è Immacolata, abitata da Dio. Così, la Chiesa e tutti i cristiani devono lasciarsi abitare da Dio per diventare immacolati, radicalmente perdonati ed in modo da essere, anche loro, testimoni di Dio. Sarà la vocazione di Bernardette.
Il 7 aprile, durante l’Apparizione, la fiamma della candela passerà tra le sue dita senza bruciarla: diventa trasparente di luce, può, lei pure, comunicare la luce di Dio. Maria ci dice che è ciò che dobbiamo diventare. Il giorno della sua prima Comunione (3 giugno 1858, Bernadette prolunga quest’esperienza unendosi al dono di Dio.
Preghiera alla Madonna di Lourdes
“Maria, tu sei apparsa a Bernadette nella fenditura di questa roccia. Nel freddo e nel buio dell’inverno, hai fatto sentire il calore di una presenza, la luce e la bellezza.
Nelle ferite e nell’oscurità delle nostre vite, nelle divisioni del mondo dove il male è potente, porta speranza e ridona fiducia!
Tu che sei l’Immacolata Concezione, vieni in aiuto a noi peccatori. Donaci l’umiltà della conversione, il coraggio della penitenza. Insegnaci a pregare per tutti gli uomini.
Guidaci alle sorgenti della vera Vita. Fa’ di noi dei pellegrini in cammino dentro la tua Chiesa. Sazia in noi la fame dell’Eucaristia, il pane del cammino, il pane della Vita.”