I pellegrinaggi sono un cammino dell’anima verso un luogo a volte lontano e difficile da raggiungere, che serve per unirci a qualcosa che è in realtà sempre accanto a noi, sempre dentro di noi; La nostra Fede, il Nostro Signore.
I pellegrinaggi non sono solo un viaggio verso un luogo fisico, come Medjugorje, Lourdes, Fatima o San Giovanni Rotondo; Ma un viaggio verso la fede, e nella fede, l’inizio di un percorso che inizia per non finire, l’inizio di un Amore che sorge in noi per non lasciarci più, per conquistarci.
I pellegrinaggi sono talvolta un seme che gettiamo nella nostra vita, l’inizio di un cammino di fede, talvolta un atto di ringraziamento, spesso un viaggio di speranza, di preghiera, di richiesta, oltre che un modo per conoscere persone che condividono con noi la fede.
Chi parte in pellegrinaggio non si trova ad essere, ma si fa straniero e di questa condizione si assume le fatiche e i rischi, sia interiori che materiali, in vista di vantaggi spirituali (come incontrare il sacro in un luogo lontano, offrire i rischi e i sacrifici materialmente patiti in cambio di una salvezza o di un perdono metafisici) e perché no anche materiali, grazie alle avventure e occasioni che, strada facendo, non possono mancare.
Un desiderio forte che ci porta ad essere pellegrini: forse sei un devoto, forse sei un fedele, ma forse sei anche un “randagio” attratto soltanto da un fatto misterioso… Forse hai una grazia così grande da chiedere, forse hai una grossa pena da espiare… Chissà… Ma una cosa è certa: andare in pellegrinaggio è scoprire che in questi luoghi si respira una fede viva, si scopre il volto bello della Chiesa, si torna ai Sacramenti e si percepisce una diversità nuova nella propria vita.
Sono migliaia le persone che ogni anno vengono con noi in pellegrinaggio a Medjugorje. Il pellegrino che decide di venire a Medjugorje è un pellegrino diverso, spesso smarrito, spesso a digiuno di preghiera di fede, spesso sfiduciato, spesso curioso e in cerca di risposte, di conferme, di smentite…quasi sempre il pellegrino che viaggia a Medjugorje per la prima volta è turbato, in molti non credono nella preghiera, in tanti non ricordano nemmeno le preghiere e non si confessano da anni…o da decenni.
Il grande significato di Medjugorje sta proprio in questo, nella sua “fama” di “confessionale del mondo”, di luogo di conversione, luogo di recupero delle anime, luogo di lacrime di gioia… perché una volta arrivati qui, avvolti dalla semplicità del paesaggio, dalla povertà delle strutture, in un luogo ameno e lontano dalle vostre abitazioni, vi sentirete in realtà a casa.
Senza una ragione apparente, senza che ancora la nostra guida vi abbia parlato, vi abbia spiegato di Medjugorje, sentirete come un pugno nello stomaco, un’emozione che sale dallo stomaco al cuore, dal cuore agli occhi trasformandosi in lacrime, lacrime di commozione alle quali non saprete dare un significato, ma lacrime di gioia per quello che il vostro cuore accoglierà nei successivi giorni.
E’ nella grotta di Massabielle, presso Lourdes, che Maria apparve sorridente a Bernadette; un sorriso che ancora oggi attira migliaia di pellegrini e dona a tutti il desiderio di ritornare in pellegrinaggio a Lourdes. Davanti alla Grotta si chiede la pace, la salute e la grazia della fede per le famiglie e per i propri cari per ricevere dalla Vergine Maria quella forza di speranza da poi ritrasmettere al prossimo. La grotta è la casa di tutti, la roccia in cui confidiamo dove scorre l’acqua viva, dove i pellegrini ritrovano la pace e serenità per rigenerare quella fatica corporale e spirituale che la vita odierna porta a vivere quotidianamente.
A Lourdes i malati vanno nella speranza di guarire, trovano tranquillità e, soprattutto, insegnano ad apprezzare la vita; ma il cuore di Lourdes non sono le guarigioni, il vero miracolo di Lourdes sono le continue conversioni del cuore grazie alle piscine dove si abbraccia Maria, alla Via Crucis, dove ci si immedesima in una donna che vede suo figlio crocifisso e alla processione mariana, quando tutti i pellegrini di diversi Paesi si affidano completamente a Maria e migliaia di candele sono accese attorno alla grotta. Lasciare Lourdes è un distacco doloroso, ma tutti nel proprio cuore sanno che presto ritorneranno in quel luogo per essere nuovamente accolti da Maria con un sorriso.
Cova da Iria, una piccola località vicina a Fatima, è qui che dal 13 Maggio 1917 al 13 Ottobre dello stesso anno Maria apparve ai tre pastorelli Lucia, Francisco e Giacinta con un invito alla preghiera e alla penitenza per poter riparare alle offese commesse contro Dio; un messaggio molto forte, valido ancora oggi, e che riesce ad arrivare all’anima di ogni persona che si reca in Pellegrinaggio a Fatima. Davanti alla statua della Vergine Maria, e in tutta la spianata, si riescono a percepire una calma e un silenzio penetranti che permettono al pellegrino di trovare un senso di raccoglimento unico che gli permette di comprendere il senso dei messaggi lasciatici.
A Fatima si riesce a ritrovare la devozione popolare più sincera e genuina, oltre ad un forte richiamo da parte della Madonna stessa, in cui ognuno di noi può attingere per ritrovare la preghiera, convertire il proprio cuore, e vivere le proprie sofferenze come un gesto d’amore verso Dio.